Auge Architetti Associati
Project Heracles
Nell’estate 2011 la rivista Domus invita architetti, artisti, urbanisti e designer ad inviare su una cartolina idee per collegare l’Africa all’Europa attraverso lo Stretto di Gibilterra.
Noi inviamo questa.
Una sequenza di isole artificiali che facciano da ponte sullo stretto di Gibilterra, ma anche sulle altre quattro rotte dei migranti africani verso l’Europa.
Isole artificiali pensate come civili ‘check-in’ di accoglienza in Europa dei circa 15.000 africani che annualmente attraversano clandestinamente il mare mediterraneo (1300 di loro in media vi perdono la vita)
Tre isole artificiali di 2 kmq ciascuna si succedono a breve distanza nel mare con questa sequenza sud-nord:
1.Reception Island (uffici identificazione, assistenza medica, uffici diritti umani)
2.Accommodation island (hammam, moschea, chiesa,ospedale, mercato, strutture modulari per l’ospitalità temporanea)
3.Into Europe departure island (giardini di meditazione, spazi di preghiera, angoli di paesaggio,aeroporto per il ponte aereo verso l’Europa)
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